Applauso unanime per la proposta della famiglia di Angelo Frammartino, durante la sessione conclusiva dell'incontro sul conflitto israelo-palestinese.
"Vorremmo che il prossimo 10 agosto, quando sarà trascorso esattamente un anno, possa essere un giorno di pace a Gerusalemme". Così ha detto Pierangelo Frammartino, cugino di Angelo. Il giovane era presente con noi a Firenze, in Palazzo Vecchio, con i genitori e la sorella di Angelo chiamati dalla Regione Toscana a conclusione dell'incontro con le ong italiane, israeliane e palestinesi sul ruolo dell'Europa nella risoluzione del conflitto israelo-palestinese.Nel messaggio letto a nome dell'intera famiglia, Pierangelo ha annunciato che a breve sarà costituita una Fondazione "che diffonda i valori di pace, non violenza e solidarietà verso i più deboli" e che l'intera famiglia troverà la forza per essere a Gerusalemme nella giornata del 10 agosto.La proposta per "un giorno di pace a Gerusalemme" è stata accolta, a Firenze, da un grande applauso e fatta propria dalle parti – sociali e istituzionali - che in questa tre giorni voluta dalla Regione Toscana si sono confrontate su presente e futuro della situazione in Medio Oriente. Parole di sostegno anche dagli esponenti politici Jibril Rajoub e Avraham Burg, palestinese il primo, israeliano il secondo.
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